SQuaRE: un quadro della qualità dei requisiti e della valutazione del prodotto digitale

Pubblicato: venerdì, 26 novembre 2021 in Focus

di Domenico Natale, Presidente UNI CT 504 dell’Ingegneria del software

Il progetto SQuaRE (Systems and Software Quality Requirements and Evaluation) è stato realizzato nell’ambito del working group 6 del Comitato ISO/SC7 “Ingegneria del software” e definisce la qualità e le misure del prodotto software, dei dati, dei servizi IT e della qualità in uso. È applicabile sia alle applicazioni tradizionali che alle nuove tecnologie, con qualche adattamento, come ad esempio all’Intelligenza Artificiale gestita dall’ISO/SC 42. 

Nel progetto si trovano gli orientamenti essenziali per raggiungere la qualità del prodotto digitale: dall’usabilità e centralità dell’utente, alla basilare qualità dei dati riconosciuta importante in tutte le discipline, alla automazione dei servizi digitali, alla qualità in uso intesa come qualità finale del prodotto nel contesto reale. La serie di standard ISO/ IEC 25000 e delle norme UNI che ne fanno parte orientano attualmente su 36 caratteristiche di qualità, con oltre 200 misure, sviluppate e aggiornate dal 1994 ad oggi; tale serie ha precorso in questi anni i concetti fondamentali relativi al GDPR, l’accessibilità del web e delle app, l’interoperabilità dei sistemi e l’interscambio dati tra amministrazioni e imprese, la mitigazione dei rischi economici, dell’ambiente e della salute. Vediamo qualche cenno storico sulla nascita di questi standard.

Il 1 ° Meeting Internazionale SC 7/WG 6 si è tenuto a Torino, nel novembre 1991, per gentile concessione del Centro Studi Cselt dell’IRI, oggi Tilab del gruppo Telecom Italia. Nel 1991 è stata pubblicata l’ISO/IEC 9126, base da cui si è sviluppato SQuaRE. Da allora, le conferenze internazionali si sono tenute due volte l’anno, nei vari paesi partecipanti che vi ruotano intorno, tra cui: Giappone, Korea del Sud, Cina, Russia, Brasile, Argentina, Stati Uniti, Canada, Australia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Russia, Cina, Brasile, Italia. Il clima, le competenze e le metodologie seguite nei lavori basati sul confronto e sul consenso, hanno beneficiato della leadership del Prof. Azuma dell’Università Waseda di Tokyo e dal 2015 dell’apporto storico di Toshiro Komiyama. Quando il meeting internazionale SC 7 / WG 6 si è tenuto a Kanazawa, in Giappone, nel novembre 1999, si è deciso di integrare l’ISO/IEC 9126 e altri standard dandogli il nome SQuaRE (Software Quality Requirements and Evaluation), proposta approvata al JTC 1/SC 7 International Meeting tenutosi a Madrid nel maggio 2000, con numeri ISO/IEC assegnati da 25000 a 25099. Nel tempo, l’ambito dei modelli di qualità si è ampliato passando dal prodotto software alla qualità d’uso, ai sistemi, ai dati e ai servizi IT, definendo inoltre specifiche misure di qualità.

In Italia SQuaRE è gestito dalla Commissione dell’UNINFO-UNI CT 504 sull’Ingegneria del software che ha visto finora la partecipazione di varie organizzazioni ed esperti tra cui Sogei, Inail, Politecnico di Torino, Telecom, AgID e singoli professionisti. Dal 2014 ad oggi la quasi totalità degli standard internazionali SQuaRE sono divenuti anche norme nazionali UNI/CEI. Alcuni aspetti della qualità definiti in SQuaRE sono regolamentati anche da direttive europee, altri da leggi e regolamenti italiani, come alcune linee guida AgID, taluni anche oggetto di gare pubbliche, talaltri applicati semplicemente per vantaggi di mercato o per opportunità di miglioramento della qualità a servizio dell’utente. 

Nel complesso le norme in esame possono indicare nuove vie di sviluppo e di trasformazione digitale nei casi in cui la qualità è perseguita seguendo l’orientamento a priori e non ricercato a posteriori come avviene in alcune esperienze di automazione. Il quadro di qualità descritto in SQuaRE si inserisce nell’ISO/IEC JTC1/ SC7 attraverso il contributo di esperti di vari working group, gestiti dall’UNINFO a livello nazionale e internazionale per conto dell’UNI:

• WG 2 System software documentation

• WG 4 Tools and environment

• WG 6 Software product and system quality

• WG 7 Life cycle management

• WG 10 Process assessment

• WG 19 Techniques for specifying it systems

• WG 20 Software and systems bodies of knowledge and professionalization

• WG 21 Information technology asset management

• WG 22 Vocabulary validation

• WG 24 SLC profile and guidelines for VSE

• WG 26 Software testing

• WG 42 Architecture

Alcuni aspetti di SQuaRE, in sviluppo o revisione, possono essere sintetizzati nei seguenti punti:

• la qualità del prodotto software 25010 (par. 2) costituita dalle caratteristiche di qualità (idoneità funzionale, usabilità, compatibilità, affidabilità, efficienza, sicurezza, manutenibilità, portabilità), vedrà apparire prossimamente la nuova caratteristica Safety intesa, ad esempio, come la capacità del prodotto di:

• evitare situazioni pericolose;

• determinare vincoli di controllo;

• intercettare eventi significativi nel corso del tempo;

• minimizzare danni;

• trasferire controlli ad altri sistemi.

• la qualità del servizio 25011, automatico o misto con interventi umani, è caratterizzata anch’essa da analoghe caratteristiche e nel 2021 si è completata con l’aspetto di misurazione;

• la qualità dei dati 25012 è confermata applicabile indipendente dal dominio con le sue caratteristiche inerenti (accuratezza, attualità, coerenza completezza, credibilità), inerenti e dipendenti dal sistema (accessibilità, comprensibilità, conformità, efficienza, precisione, riservatezza, tracciabilità), dipendenti dal sistema (disponibilità, portabilità, ripristinabilità);

• la qualità in uso 25010 (par. 1) si compone delle caratteristiche di qualità (efficacia, efficienza, soddisfazione, mitigazione dei rischi e copertura del contesto) e in futuro riguarderà non solo gli effetti sui clienti/utenti diretti, ma anche sugli stakeholder e sui potenziali effetti dell’intera società;

• un nuovo standard 25002 sarà dedicato ad una panoramica sull’uso dei modelli;

• tra le estensioni in sviluppo saranno compresi modelli di qualità 25002 per Saas (Software as a service) e l’Intelligenza Artificiale nel 25059.

I prossimi passi saranno anche relativi alle possibilità di certificazione ISO di qualità del prodotto a completamento delle innumerevoli certificazioni di processo esistenti da tempo. Tra le prime certificazioni in Italia risultano quella sull’ISO/IEC 25012 di Infocamere per la qualità della banca dati del Registro delle Imprese e quella relativa all’ISO/IEC 25010 del Mise per la qualità del software dell’Applicazione eGLUboxPA sul tracciamento dell’usabilità del web.

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Link documento: U&C n.9 Ottobre 2021.pdf